giovedì 7 aprile 2011

Martiri senza una strada ... Noi non ci stiamo !!!


27/04/2011 - Fonte: La voce di Romagna
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Premesso che a noi era nota l'esistenza di una via intitolata alle "vittime civili di guerra", desidererei precisare che l'eccidio dei 10-20mila Italiani del Venezia-Giulia e della Dalmazia perpetrato dai partigiani comunisti yuguslavi dal '43 al '47 NON PUO' e NON DEVE essere confuso con gli altri altrettanto sanguinosi e condannabili fatti dell'ultima guerra per i seguenti motivi:

1. L'eccidio dei nostri connazionali si perpetrò fino al 1947, a guerra terminata da alcuni anni ,quindi gli "infoibati" non possono essere considerati genericamente vittime di guerra.

2. L'eccidio dei nostri connazionali non si inquadrò in un contesto bellico infatti in quegli anni non vi fu una contrapposizione di eserciti in quei territori ma bensi esclusivamente un'occupazione da parte dei partigiani comunisti di Tito, quindi gli "infoibati" non possono essere considerati genericamente vittime di guerra.

3. L'eccidio dei nostri connazionali fu perpetrato esclusivamente con il fine di "ripulire" il Venezia-Giulia e la Dalmazia dalla presenza di Italiani, cosa che oggi potremmo chiamare "pulizia etnica", quindi gli "infoibati" non possono essere considerati genericamente vittime di guerra.

Considerare genericamente i "Martiri delle Foibe" vittime civili di guerra è una inaccettabile superficialità e un'inesattezza storica che offende il ricordo dei nostri connazionali morti perchè colpevoli di essere Italiani.

Rimaniamo in attesa di una risposta da parte dell'amministrazione alla nostra Istanza con la quale chiediamo che una via o una piazza di Faenza sia intitolata ai Martiri delle Foibe.

Il Presidente del Comitato Faventia
           Franco Lanzoni