venerdì 4 novembre 2011

Pediatria: Comunicato del Consigliere Comunale Raffaella Ridolfi (PDL)

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Consigliere Comunale Raffaella Ridolfi del PDL di Faenza.

“Pronto soccorso notturno pediatrico Ospedale di Faenza: le polemiche non bastano più”

Apprese le novità riguardanti la temporanea sospensione del servizio di chiamata di un pediatra da Ravenna nelle ore notturne per il soccorso pediatrico nell’Ospedale di Faenza e vista la lettera dei Sindaci di Faenza e Lugo ci è preso lo sconforto per diversi motivi:
1. I due Sindaci sembra che non abbiano la possibilità o la volontà di interloquire con il direttore della AUSL;
2. se è vero che erano a conoscenza del problema allora stanno facendo solo melina, il teatrino della politica per scrollarsi le responsabilità di dosso,
3. se si sono accorti oggi dei piani della AUSL di ridimensionare i due poli ospedalieri a tutto vantaggio dell’Ospedale di Ravenna e hanno deciso di innalzare gli scudi della battaglia politica si sono svegliati con 16 anni di ritardo.
4. Noi dopo sedici anni di battaglie, ci abbiamo speso una vita politica! vorremo da parte delle amministrazioni locali dei fatti, la battaglia sacrosanta contro i tagli a danno soprattutto dell’Ospedale di Faenza oggi deve prendere atto che la AUSL ha le sue linee di indirizzo che rebus sic stantibus la politica locale di chi amministra non è in grado di cambiare perché ha sciupato tanti anni a fare come le scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano, inaridendo la loro forza amministrativa e politica e asservendola a logiche partitiche che ne hanno minato l’autorevolezza.
5. Questa vicenda dimostra come le amministrazioni comunali della Provincia di Ravenna, nessuna escluse siano schiave di decisioni sanitarie che gli volano a 100 metri sopra la testa.

Il Caso specifico anche se temporaneo chiarisce però alcune cose:
la chiamata di un pediatra da Ravenna, che spesso non arrivava, era ed è un’idiozia! o si ripristina il servizio di Pronto soccorso pediatrico notturno nell’Ospedale di Faenza oppure molto meglio avere la possibilità di andare direttamente a Imola o Forlì come accordato in questo caso di emergenza da parte della AUSL.
Mi aspetto inoltre che la direzione sanitaria della AUSL di Ravenna prenda in considerazione anche la modifica del Protocollo del 118 per le urgenze sempre per portare i pazienti ai due ospedali più vicini appunto di Imola e Forlì, così come mi aspetto che sempre la direzione sanitaria quando avrà modo di intervenire di nuovo nel Consiglio comunale di Faenza chiarisca bene e non strumentalizzi i dati della mobilità passiva almeno per gli accessi notturni pediatrici.

Alla politica locale mi sento di dire di guardarsi intorno, perché se si vuole realmente risolvere il problema non è possibile farlo nel solco dei canali istituzionali preordinati ma è necessario uno sforzo di creatività e coraggio ed anche di sana e corretta partecipazione.

E’ necessario capire, e dire ai cittadini chiaramente, quanto le comunità di Lugo e Faenza contano ai tavoli regionali e se hanno alleati in questa battaglia fra il Governatore Errani e l’Assessore alla sanità oppure quanto sono disposte ad investire nella propria salute.
L’ultima soluzione che vuole essere una provocazione è che potremmo associarci tutti, da Casola Valsenio a Massa Lombarda, all’ACI con la tessera Gold, costo 69 euro, in modo da poter usufruire di assistenza pediatrica e cardiologica in tutta Italia.

Raffaella Ridolfi